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2022 – Giardinaggio silenzioso

2022 – Giardinaggio silenzioso

La Giornata internazionale contro il rumore si è svolta il 27 aprile 2022.

Comunicato stampa

Secondo l’articolo 4 dell’ordinanza contro l’inquinamento fonico, gli apparecchi e le macchine mobili non devono disturbare in misura sensibile il benessere fisico della popolazione colpita. I Comuni limitano di solito l’orario in cui è possibile fare rumore all’aperto con macchinari e apparecchi attraverso le disposizioni dell’ordinanza di polizia o del regolamento comunale di polizia locale. Proprio nel caso delle attrezzature da giardinaggio rumorose, sarebbe auspicabile che i Comuni sfruttassero maggiormente il loro spazio di manovra, con l’ampliamento ad esempio degli orari di quiete previsti nell’ordinanza comunale di polizia e concentrando viceversa gli “orari di rumore” consentiti. Ciò migliorebbe il valore di ubicazione delle zone residenziali e la qualità di vita dei residenti.

Orari di riposo

Secondo l’articolo 4 dell’ordinanza contro l’inquinamento fonico, gli apparecchi e le macchine mobili non devono disturbare in misura sensibile il benessere fisico della popolazione colpita. I Comuni limitano di solito l’orario in cui è possibile fare rumore all’aperto con macchinari e apparecchi attraverso le disposizioni dell’ordinanza di polizia o del regolamento comunale di polizia locale. Proprio nel caso delle attrezzature da giardinaggio rumorose, sarebbe auspicabile che i Comuni sfruttassero maggiormente il loro spazio di manovra, con l’ampliamento ad esempio degli orari di quiete previsti nell’ordinanza comunale di polizia e concentrando viceversa gli “orari di rumore” consentiti. Ciò migliorebbe il valore di ubicazione delle zone residenziali e la qualità di vita dei residenti.

Esempio (estratto) di un’ordinanza di polizia sulla prevenzione del rumore

Art. 1 Principio

  1. È vietato provocare rumori con il proprio comportamento o con apparecchi, macchine o dispositivi di qualsiasi tipo, che possono essere evitati con un comportamento rispettoso o con misure di tipo tecnico, strutturale e operativo. Sono determinanti le norme federali e cantonali sulla protezione contro l’inquinamento fonico.
  2. Gli impatti che risultano inevitabili devono essere limitati, nell’ambito della prevenzione, nella maggior misura possibile dal punto di vista tecnico e dell’esercizio e sopportabile sotto il profilo economico.

Art. 2 Orari di riposo, quiete notturna

  1. L’orario di quiete di mezzogiorno dura dalle 12.00 alle 13.00 e il riposo notturno dalle 22.00 alle 07.00. Durante questi orari è vietato qualsiasi rumore evitabile.
  2. Le macchine e le attrezzature per l’agricoltura e il giardinaggio, in particolare i tosaerba, le seghe a disco e le motoseghe, devono essere curate ed utilizzate in modo da ridurre al minimo il rumore che producono.
  3. Si applicano inoltre i seguenti periodi di quiete:
    • per i privati:
      • Sono vietati i lavori fai da te domestici e di giardinaggio rumorosi, come tagliare il prato con il tosaerba a motore o i lavori con seghe a disco e motoseghe.
        • Da lunedì a venerdì dalle 12.00 alle 13.00 e dalle 19.00 alle 07.00
        • Sabato dalle 12.00 alle 13.00 e dopo le 18.00
        • nonché la domenica e i giorni festivi in generale
    • per l’artigianato, l’industria e altre imprese:
      • Sono vietate le attività rumorose
        • Da lunedì a venerdì dalle 12.00 alle 13.00 e dalle 19.00 alle 07.00
        • Sabato dalle 12.00 alle 13.00 e dopo le 18.00
        • nonché la domenica e i giorni festivi in generale
  4. La commissione preposta può autorizzare deroghe per lavori che, per ragioni d’urgenza, non possono essere svolti al di fuori di questi orari di riposo.
  5. Per proteggere meglio le zone sensibili al rumore, la commissione preposta può imporre ulteriori restrizioni in determinati orari, anche al di fuori degli orari di riposo, o far cessare del tutto i lavori rumorosi.

Art. 3 Agricoltura, lavori di emergenza

  1. I lavori agricoli e di emergenza che non possono essere rimandati sono consentiti in ogni momento.
  2. I petardi e i deterrenti acustici utilizzati per spaventare gli animali sono vietati nelle aree residenziali e nelle loro immediate vicinanze.

Dispositivi silenziosi

Soffiatori, tosaerba, motoseghe, ecc. sono costantemente in uso durante la stagione del giardinaggio. Molti di questi apparecchi funzionano a benzina. Questo comporta nelle immediate vicinanze non solo sgradevoli emissioni foniche, ma anche inquinamento atmosferico dovuto alle particelle di fuliggine.

Dispositivi a batteria come alternativa

L’esposizione prolungata al suono durante il lavoro con questi attrezzi da giardinaggio non solo può danneggiare l’udito di chi li effettua, ma può anche causare conflitti con i vicini. Questo perché il rumore provocato dagli apparecchi per il giardinaggio è spesso percepito come un notevole disturbo acustico. Esistono tuttavia alternative ad alimentazione elettrica per quasi tutti gli apparecchi per il giardinaggio. Questi non solo comportano una riduzione significativa del rumore, ma sono anche più rispettosi dell’ambiente. Quando si acquistano apparecchi per il giardinaggio a motore, bisogna prestare attenzione anche alle specifiche sulla rumorosità. La maggior parte dei lavori in giardino può essere effettuata anche a mano. È silenzioso e più rispettoso per l’ambiente.

Ufficio federale dell’ambiente “Misure contro il rumore di macchine attrezzature”.


Soffiatore per fogliame – Rumoroso come un martello pneumatico

I soffiatori e gli aspiratori per il fogliame mantengono in ordine senza fatica giardini, parchi e bordure. Tuttavia, con un livello di potenza sonora fino a 115 decibel (A), producono lo stesso rumore di un martello pneumatico o di una motosega. Un’esposizione prolungata al suono durante il lavoro con questi attrezzi da giardinaggio non solo può danneggiare il proprio udito, ma provoca spesso anche conflitti con i vicini. I soffiatori di fogliame costituiscono un notevole disturbo sonoro per i residenti del vicinato.

Problematico in termini sanitari ed ecologici

Il rumore però non è l’unico problema. I soffiatori del fogliame peggiorano ulteriormente il grado d’inquinamento atmosferico. L’uso di questi apparecchi fa vorticare microbi, spore di funghi, rifiuti, componenti di feci animali, così come polveri fini e fuliggine, disperdendoli nell’aria ed eventualmente facendoli inalare. Uno studio condotto dall’Università tecnica di Graz nel 2013 dimostra che quando si usa un soffiatore del fogliame su sentieri o strade, viene sollevata una quantità di polveri sottili da sei a dieci volte superiore a quella che si solleva usando una scopa.

I soffiatori per il fogliame non sono solo un problema di salute, ma hanno anche un impatto negativo sull’ambiente. Piccoli animali come coleotteri, cocciniglie e ragni vengono vorticati e uccisi dal forte flusso d’aria (oltre 200 chilometri all’ora). E quando tutte le foglie vengono spazzate via e smaltite, vermi, insetti, ragni e piccoli mammiferi perdono il loro habitat e il loro cibo. Foglie e piccoli rami non marciscono più a terra. Non può formarsi l’humus in cui larve e insetti possono insediarsi, e di cui potranno cibarsi uccelli e altri piccoli animali. In questo modo si priva il terreno del suo strato superiore, che lo protegge dall’essiccazione e dal freddo estremo.

Il fogliame dovrebbe venire sparso nelle aiuole e sotto gli arbusti, dove potrà decomporsi lentamente durante l’inverno, servendo da protezione per il terreno e per i piccoli animali e fornendo come fertilzzante naturale alle piante e al terreno sostanze nutritive in primavera. Oppure, se possibile, si potrebbe rastrellare le foglie in mucchi. Questo farebbe piacere a ricci, larve di farfalle, lucciole, coccinelle, tritoni e falene, che qui troverebbero rifugio durante l’inverno.

Come regola generale, rinunciate a rimuovere le foglie dalle aree coperte di humus e, se possibile, usate rastrelli e scope invece di soffiatori e aspiratori. La sostituzione di soffiatori e aspiratori alimentati a benzina con apparecchi elettrici rappresenta un passo avanti in termini di emissioni foniche, ma i problemi ecologici e sanitari (polveri fini) permangono.


Robot tosaerba – pericolosi aiutanti per il giardino

Nonostante abbiano prestazioni migliori rispetto ad altri tosaerba a motore in termini di gas di scarico, elettricità e rumore, non sono comunque un’alternativa valida, perché la protezione della natura non ne trae vantaggio.

La biodiversità infatti non ha scampo

I robot tosaerba svolgono il lavoro di giardinaggio in modo silenzioso, per ore ed ore al giorno, in modo che il prato abbia sempre un taglio millimetrico perfetto. Lo sfalcio permanente non permette né alle erbe né alle altre specie vegetali la possibilità di fiorire. Il prato non fornisce di conseguenza nemmeno nutrimento a insetti, farfalle e api. Un giardino robotizzato è sterile.

Un territorio pericoloso

Secondo le istruzioni d’uso del produttore, il tosaerba robotizzato non deve essere utilizzato senza controllo. Ma chi resterebbe a osservare il tosaerba per ore e ore? Per garantire perciò che i robot incustoditi non rappresentino un pericolo per gli animali domestici o i bambini piccoli, essi vengono utilizzati di notte, a spese degli animali crepuscolari e notturni che visitano i nostri giardini in questi orari. Si tratta di rettili, anfibi, insetti, ragni e piccoli mammiferi, che vengono investiti e e fatti a pezzi. I più direttamente colpiti sono i ricci giovani, che non vengono riconosciuti come un ostacolo da parte dei robot. Quando i ricci si sentono in pericolo, istintivamente si raggomitolano rivolgendo la loro livrea spinosa al nemico. Sebbene si tratti di una strategia efficace contro nemici naturali come volpi e gufi, essa è inutile contro i tosaerba robotizzati. Gli animali non vengono riconosciuti come un ostacolo e il robot continua il suo percorso. È così che i giovani ricci si feriscono gravemente.

I giardini in cui i tosaerba robotizzati sono attivi di notte diventano quindi un territorio pericoloso per diversi piccoli animali. Questo rappresenta un problema non solo per il rischio di lesioni, ma anche perché così si perde un ulteriore habitat per ricci e simili. I ricci dipendono dai giardini quali habitat. A causa delle drastiche modifiche apportate al paesaggio negli ultimi decenni, il loro habitat originario non è più frequente da trovare. I pascoli magri, le siepi e i boschetti ricchi di specie hanno lasciato il posto ad aree agricole monoculturali intensamente fertilizzate e ad aree di insediamento sigillate. I giardini naturali nelle aree residenziali, invece, presentano ancora la diversità strutturale di cui i ricci hanno bisogno per trovare cibo e nascondigli sufficienti.

Meno è meglio

Spesso tutti questi prati meticolosamente curati non vengono nemmeno utilizzati. Pertanto, tagliate solo la parte di prato che utilizzate regolarmente. Oppure lasciate al suo margine un bordo di almeno mezzo metro. Poiché molte specie animali e vegetali dipendono da strutture pressoché naturali per il loro habitat. Per il giardinaggio, è meglio passare al lavoro manuale: rimuovete il fogliame a mano e usate il vostro tosaerba manuale. È silenzioso, protegge l’ambiente e sostituisce una visita allo studio fitness.

Studio sull’effetto dei tosaerba robotizzati sui ricci (PDF)