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2008 – Il rumore costa molto…

2008 – Il rumore costa molto…

Il rumore non costa solo nervi, ma anche denaro: indirettamente sotto forma di costi sanitari e perdita di valore di locazione, direttamente a causa delle spese necessarie per le misure di protezione fonica. Il traffico stradale e quello ferroviario sono le principali fonti di rumore. I costi indiretti, cioè esterni, del traffico stradale e ferroviario in Svizzera ammontano a quasi un miliardo di franchi all’anno. Per contro, vengono spesi solo circa 160 milioni di franchi all’anno per le misure di risanamento fonico. Questi fondi sono utilizzati soprattutto per le barriere antirumore o per l’installazione di finestre insonorizzate.

Comunicato stampa (DE)
Comunicato stampa CFLR

Gli studi hanno dimostrato che livelli sonori a partire da circa 60 decibel di giorno e 50 decibel di notte vengono percepiti dalla maggior parte della popolazione come molesti e quindi come rumore. Tuttavia, la percezione del rumore dipende anche dalla sensibilità personale. Non tutte le persone percepiscono lo stesso rumore come ugualmente fastidioso. Anche il tipo di rumore, l’ora del giorno e il rumore di fondo prevalente svolgono un ruolo importante. Ma il rumore non è solo un fastidio, è anche causa di costi economici a carico della collettività. Ad esempio, il rumore può comportare una riduzione del valore degli immobili e può causare costi per il trattamento dei problemi di salute legati all’esposizione al rumore. Esso provoca costi esterni. Come costi esterni vengono definiti quelle spese che non sono sostenute da chi ne è responsabile, ma da terzi, ossia dalla collettività in generale.

L’inquinamento fonico è causato dagli utenti della strada, ma grava sui residenti vicini. I costi esterni del rumore prodotto dal trasporto stradale e da quello ferroviario sono stimati in 998 milioni di franchi all’anno, che corrispondono a circa 140 franchi pro capite. Quasi il 90% di questa cifra è attribuibile alle perdite di valore degli immobili e circa il 10% alle spese sanitarie. In questo calcolo non sono considerati i costi esterni dovuti al traffico aereo, i costi per sfuggire al rumore – abitare e trascorrere il tempo libero nel verde – né la riduzione del rendimento al lavoro e a scuola a causa dei problemi di concentrazione.

Le abitazioni esposte al rumore sono meno attrattive

Il problema del rumore come causa di riduzione del valore degli immobili è diventato un tema molto sentito solo con l’emergere della problematica del rumore provocato dal traffico aereo. Eppure, centinaia di migliaia di persone in Svizzera risiedono nelle vicinanze di vie di comunicazione rumorose. Questi immobili perdono di valore a causa dell’inquinamento fonico. Gli alloggi esposti al rumore sono meno richiesti rispetto ad alloggi analoghi in zone più tranquille. Questa minore domanda si riflette in una diminuzione degli affitti. Secondo varie stime, il valore di un appartamento si riduce dell’1-1.5% per ogni decibel in più di rumore. Particolarmente colpiti sono gli appartamenti a 1 e a 3 camere.

Gli alloggi più grandi, con quattro o più locali, sono situati per lo più in zone residenziali più tranquille. Le perdite di reddito da locazione dovute al traffico stradale ammontano a 770 milioni di franchi all’anno. Il traffico ferroviario causa perdite per circa 100 milioni di franchi, quindi circa sette volte di meno rispetto al traffico stradale. Complessivamente, il rumore del traffico ferroviario e stradale è responsabile di perdite di reddito da locazione per un totale di 874 milioni di franchi svizzeri. In questo importo non sono compresi i costi per le misure di protezione acustica.

Il rumore aggrava anche problemi sociali. Le persone a basso reddito risiedono spesso in quartieri esposti a vie di comunicazione rumorose: anziani, emarginati, genitori single, famiglie straniere. Poiché i proprietari immobiliari percepiscono redditi da locazione inferiori a causa della posizione esposta al rumore, questi immobili sono spesso gestiti male e non vengono effettuati investimenti. Il risultato è una situazione di segregazione sociale. Chi può permetterselo si trasferisce in un quartiere più tranquillo.

Non c’è dubbio che anche nelle aree residenziali rumorose sono presenti spazi abitativi costosi. Tuttavia, in questi casi si è investito molto in misure di isolazione acustica (aerazione, finestre speciali, ecc.). Allo stesso tempo, in queste posizioni sono predominanti altri fattori di localizzazione che rendono attrattivo il risiedervi. Uno studio dell’UFAM ha dimostrato che gli inquilini di Zurigo sarebbero disposti a pagare circa 240 franchi in più al mese di affitto per un appartamento con un basso livello di inquinamento acustico, al posto della propria attuale situazione con una forte esposizione al rumore.

Aumento dei costi sanitari

Le conseguenze dell’inquinamento acustico sulla salute e sulla qualità di vita non devono essere sottovalutate. Il rumore è solitamente associato a danni all’udito. Il rumore ha però un impatto sulla salute anche con livelli di intensità sonora nettamente più bassi. Ogni volta che il corpo è esposto a un rumore molesto, vengono rilasciati ormoni dello stress. Il cuore accelera il suo battito, la pressione sanguigna sale e la frequenza respiratoria aumenta. Chi è costantemente esposto al rumore, col tempo rischia di ammalarsi, perché il fisico è sottoposto a uno stato di stress permanente. Ne conseguono danni all’udito, pressione sanguigna alta, infarto o disturbi del sonno. Il rumore può anche provocare difficoltà di concentrazione e cambiamenti d’umore, come depressione o aggressività. Il corpo non si abitua al rumore.

I costi dell’inquinamento fonico per le malattie causate dall’ipertensione e per l’infarto cardiaco sono noti. La mancanza di quiete genera ogni anno costi per 124 milioni di franchi. Questi costi risultano da diverse componenti:

  • Spese per le cure mediche
  • Costi amministrativi delle assicurazioni sulle persone
  • Perdita di produzione: i pazienti non sono più in grado di svolgere il proprio lavoro temporaneamente o permanentemente.
  • Costi di prevenzione: spese per le misure per prevenire i danni alla salute, come trascorrere il tempo libero in zone tranquille, cambiare il luogo di residenza, ecc.
  • Costi immateriali: perdita di benessere, dolore e sofferenza dei pazienti e dei loro familiari.

La stragrande maggioranza dei costi – il 95% – è attribuibile a costi immateriali (dolore e sofferenza). Riguardo ai danni all’udito, aile difficoltà di concentrazione, ai disturbi del sonno e ai disturbi psichici non sono invece disponibili dati consolidati.

Scheda informativa sui costi del rumore, Ufficio federale dell’ambiente UFAM (DE)

Perdita di profitti nel turismo

Il rumore riduce la qualità della vita. Nel tempo libero e in vacanza, tutti noi cerchiamo di migliorare la nostra qualità di vita per riprenderci dalla quotidianità. Di conseguenza, per trascorre il tempo libero e le vacanze vengono evitate le località rumorose. Questo comporta a sua volta una perdita di introiti per il turismo, una riduzione dell’uso delle aree ricreative di prossimità e costi di evasione dal rumore. Ad oggi non esistono studi che valutino i costi esterni causati dal rumore per il turismo e il tempo libero in Svizzera. Tuttavia, alcune stime indicano che questi costi potrebbero ammontare fino a 100 milioni di franchi all’anno.

Il risanamento fonico delle strade e delle ferrovie sta facendo progressi

Dall’introduzione della legge sulla protezione dell’ambiente (1985), è già stato investito 1 miliardo di franchi per il risanamento fonico delle strade. I tre quarti degli investimenti ha riguardato le strade nazionali, un quarto le strade principali e le altre strade. Finora la maggior parte dei finanziamenti è stata utilizzata per impedire la propagazione del rumore. Sono stati realizzati principalmente ripari fonici e la copertura di alcuni tratti stradali. I fondi rimanenti sono stati destinati a misure sostitutive agli edifici, come le finestre insonorizzate. Ad oggi, circa un quarto delle strade svizzere è stato sottoposto a risanamento fonico.

Grazie ai referendum sull’ammodernamento delle ferrovie e sul finanziamento dei trasporti pubblici dell’autunno 1998, è stato possibile affrontare il risanamento fonico della ferrovia. Complessivamente sono a disposizione circa 1,8 miliardi di franchi. Il miglioramento del materiale rotabile, le barriere antirumore e le finestre insonorizzate dovrebbero alleviare l’esposizione al rumore eccessivo della ferrovia di circa 260.000 persone entro il 2015. Ad oggi, il risanamento fonico delle ferrovie è costato circa 1 miliardo di franchi.